Se consideriamo solo l’attrezzo, cioè il rebounder o mini trampolino, allora posso dirti tranquillamente che può essere utilizzato praticamente da tutti, anche da persone con seri problemi motori o altri problemi fisici, per es. posso utilizzarlo dopo aver subito un intervento ad un ginocchio ed usarlo come strumento per la riabilitazione, o con anziani che hanno problemi di osteoporosi o altre problematiche.
Naturalmente ti consiglio di usarlo in tali circostanze SOLO se hai le conoscenze adatte.
Per quanto riguarda il PowerBound, allora, essendo un esercizio intenso, un lavoro di gruppo che, sebbene semplice e molto sicuro, richiede un certo grado di padronanza dell’attrezzo ed un certo grado di allenamento, allora ci sono delle limitazioni in generale.
Il PowerBound è un lavoro ad alta intensità (perché si lavora veramente) ma a basso impatto perché la superficie ammortizzante del rebounder assorbe la maggior parte dello shock d’impatto. Il workout in genere prevede che i piedi lascino il tappeto di soli 10- 15 cm al massimo , quindi è un lavoro ultra sicuro.
La lezione di PowerBound è adatta praticamente a tutti ma, logicamente, con alcune limitazioni.
Per esempio, se hai subito un infortunio al ginocchio, allora dovrai evitare movimenti di torsione ed eccessive accosciate che potresti avere con il twist o lo slalom, ma puoi tranquillamente effettuare la corsa ed il basic bounce.
La considerazione in generale da fare è che spingendo sul rebounder “veramente”, se è vero che l’impatto è ammortizzato dall’azione delle molle e del tappetino , però si creano delle forze di accelerazione e decelerazione che vanno ad agire sul piano verticale e queste forze logicamente vanno a sollecitare tutto il nostro organismo, dalla muscolatura alla circolazione, come pure gli organi interni.
Per esempio, una nostra giovane cliente che praticava il PowerBound aveva un leggero problema di prolasso che gli rendeva problematica l’esecuzione del Basic Bounce in posizione out. In questo caso agivano le forze di accelerazione che normalmente in una lezione condotta a terra ed in modo controllato si sarebbero potute evitare.
Per cui, quando devi decidere chi può fare una lezione di PowerBound classica , considera queste forze e decidi di conseguenza.
La superficie è ammortizzante e quindi c’è meno impatto sulle articolazioni per cui chi ha piccoli problemi alle caviglie, ginocchia, alla schiena ed anche di cervicale, può tranquillamente effettuare una lezione classica meglio di qualsiasi altra lezione fatta sul parquet.
Ricordati in ogni caso che l’ultima parola spetta al medico. Sarà lui in ogni caso a decidere se la pratica del PowerBound è adatta al tuo cliente.